
Zucchero o frutta? È tutto in etichetta…
Godi giorno zuccheroso amiche e amici vi faccio una domanda: ma in soldoni in una confettura o marmellata (se non sapete la differenza c’è un articolo apposta per voi) quanta frutta effettivamente ci sta all’interno? Qual è la percentuale?Come dite? Basta leggere l’etichetta? Allora, questo articolo fa apposta per voi!
Godi lettura!
Partiamo con il ripetere: quello che si deve scrivere in etichetta è disciplinato dalle normative
Per legge è previsto che gli ingredienti vengano inseriti in etichetta in ordine dalla quantità, al primo posto troveremo la quantità maggiore e via via a scemare fino alle quantità minime
Orbene partendo da questo presupposto leggiamo questa benedetta etichetta di una qualsiasi marca industriale che troviamo al supermercato e … wow!!! Troviamo il 55% (quando va bene) di frutta!!! E mentre stiamo posizionando il prodotto nel carrello, noi di Goditalia ci auguriamo che dopo aver letto questo articolo vi suoni un campanello d’allarme! Ma se 55% è frutta l’altro 45% cosa contiene???
Conviene di più la frutta o lo zucchero? Vediamo le percentuali
Vediamo cosa c’è dentro a quel restante 45%
Continuiamo a leggere l’etichetta e vediamo che c’è una piccola percentuale di glucosio circa un 15% e a seguire un’altrettanta piccola parte di fruttosio circa 12%. ALT ALLARME!
Prima e doverosa sculacciata! I furboni hanno scisso il saccarosio (il classico zucchero) per evitare che la percentuale di zucchero aggiunto non appaia nei primi ingredienti!
Quindi, sommando le due percentuali già arriviamo a un bel 27% di saccarosio aggiunto!
Aggiungiamo alla somma il succo d’uva o di mela concentrato (composti sempre da glucosio e fruttosio) 13% e arriviamo a già un totale del 40% di zuccheri aggiunti!
Proseguiamo la lettura e troviamo delle sostanze che servono per la consistenza e la conservabilità del prodotto: addensanti, additivi e correttori di acidità.
Ora vi voglio fare una domanda: Secondo voi c’è differenza tra acido citrico e succo di limone?
Seconda sculacciata! I bravi risparmiatori, usano l’acido citrico estratto dagli agrumi!
Per evitare contaminazioni da muffe o di altri agenti pericolosi è indispensabile aggiungere succo di limone, ma il problema è che ha un costo non indifferente per le aziende!
Attenzione all’etichetta per una scelta consapevole
Prestate attenzione a questi ingredienti
Glucosio e Fruttosio = Saccarosio, se li trovate in percentuali separate sommateli assieme per comprendere l’effettiva percentuale di zucchero aggiunto;
Saccarina, E954: è un dolcificante artificiale 400 volte superiore allo zucchero in termini di dolcificante, evitatelo non vale la pena.
Aspartame, E951: difficile trovarlo in giro, visto che studi recenti hanno individuato che non faccia proprio bene: evitatelo come la peste!
Pectina, E440: nessun problema è un addensante che si ottiene dalle mele, lo potreste fare anche a voi a casa. basta cuocere per un paio d’ore mele cotogne, acqua e succo di limone!
Per legge non deve superare l’1%.
Acido citrico, E330: è un estratto dagli agrumi che fa il lavoro del succo di limone.
Acido fosforico, E338: polifosfato da scacciare come la peste!
Coloranti: ma la frutta non ha già il suo colore? Evitare!
Maltitolo, E965: è un derivato dal maltosio per idrogenazione, non si dovrebbe più trovare in giro, se lo trovate evitatelo come la peste!
Acesulfame K, E950: è un sale di potassio dolcissimo e non viene metabolizzato dall’organismo, se potete evitatelo!
Sucralosio, E965: è un dolcificante artificiale da evitare come la peste!
Isomalto, E953: è ricavato dallo zucchero di barbabietola è paragonabile allo sciroppo di glucosio.
Per finire questo articolo vi diamo un suggerimento: Dalla tabella energetica della confezione si può capire la dose in percentuale di zuccheri aggiunti. Da qui vi potete fare un’idea se il prodotto è più o meno buono!