Godi giorno a tutti! Oggi finalmente incominciamo a entrare nel vivo di questi articoli, parlando di come si può apprezzare appieno un bicchiere di vino. Impareremo la tecnica per degustare il vino nel migliore dei modi, per comprendere cosa abbiamo nel calice e sopratutto capirne le varie caratteristiche.
Vi diamo un consiglio che è utile per qualsiasi tipo di degustazione: fate molta pratica e sopratutto ricordatevi che degustare è un piacere della vita. Soffermatevi, prendete il tempo e lo spazio che vi serve e degustate lentamente i prodotti della nostra cara Italia.
Per qualsiasi domanda o consiglio in più sapete che potete sempre contattare su Goditalia e se caso mai foste un’azienda vinicola che vuole donare qualche consiglio ai lettori potete sempre chiamarci per un’intervista.
Bene incominciamo!
La vista: il primo dei sensi interessati per la degustazione
Ecco il primo organo di senso che viene utilizzato nell’inizio della nostra degustazione. Con la vista giudichiamo l’aspetto del vino e già potremo prevedere la sua qualità o le sue alterazioni.
In questa fase valuteremo:
la limpidezza: in fase di affinamento il vino si spoglia della feccia grazie ai sapienti travasi e da torbido diventa via via più limpido, sapremo valutare i vari gradi di trasparenza del vino;
il colore: comprenderemo di quale vitigno è stato prodotto il vino, la natura del terreno dove la pianta ha trovato nutrimento e dal metodo di vinificazione;
La fluidità e la viscosità : scopriremo come valutare la densità del vino grazie agli “archetti†e la loro ampiezza che il vino lascia nelle pareti del bicchiere;
l’effervescenza e la vivacità : scopriremo i segreti della spuma, che grana hanno le bollicine, il loro numero; la loro persistenza;
Come “vedete†solo con la vista abbiamo già numerosi esami da comprendere e valutare, “vedrete” che non è cosଠdifficile come sembra, basta come già detto un po’ di pratica e voglia di imparare.
Come degustare un vino: iniziamo con la pratica!
“Non è tutto oro quel che luccica†insegna un detto popolare, quando ci accingiamo nella degustazione bisogna sempre tenere presente di saper utilizzare la vista e nello stesso tempo non porre in essa estrema fiducia, a volte le apparenze ingannano!
Questo per una questione delle sensazioni che immaginiamo! Vi consiglio magari di leggervi gli articoli passati che vi introducono sulle sensazioni e percezioni che il nostro cervello usa per comprendere la realtà che ci circonda.
Come il cervello codifica la realtà attraverso le sensazioni
Analisi sensoriale: sistema nervoso ed esperienza
Ma bando alle ciance e parliamo di pratica!
Versiamo in nostro vino nel bicchiere e già in questo momento pregustiamo il momento della degustazione:
guardiamolo come scende dalla bottiglia al bicchiere e per il momento domandiamoci: «Scorre come l’acqua o è più “oleosoâ€? »
Portiamo il bicchiere sotto la cintola, sempre che non abbiate pancia come il sottoscritto, e guardate il “discoâ€, la superficie del vino, tenendo il piede del calice tra l’indice e il pollice e chiediamoci: «àˆ brillante o opaco? Ci sono iridescenze? Ci sono briciole di tappo? (mentre per le altre domande risponderemo in seguito, i residui di tappo vuol dire che la colpa è che avete stappato la bottiglia in modo frettoloso, mannaggia! Vi ho già detto di essere tranquilli quando degustate, rileggetevi l’articolo :), ndr.)
Ora gustatevi il colore del vino: giocate!
Guardatelo dall’alto in basso e viceversa, cercate di individuare il colore esatto: è un vino rosso? Ma rosso come? Rubino? Porpora? Mattone?
àˆ un vino bianco? Ha riflessi verdolini? àˆ incolore? àˆ giallo? Giallo come? Paglierino? Come il miele?
Dai, siete soli nessuno vi giudica, sbizzarritevi!
Più sarete pignoli nel spiegare cosa i vostri organi di senso percepiscono e prima comprenderete e gioirete le tecniche della degustazione.
E per oggi vi ho dato abbastanza lavoro per giocare, la prossima volta comprenderemo la limpidezza, quindi non mancate! Se non volete rischiare di perdere il proseguo iscrivetevi al nostro sito!
Godi degustazione a tutti!