Godi giorno! Oggi vediamo il colore dei vini bianchi. Proseguiamo questa serie di articoli che ci permetteranno di comprendere al meglio come degustare un buon vino capendo tutte le sfumature che ci dona.
Le tonalità dei vini bianchi
Anche nei vini bianchi il colore ci dà utili informazioni sulla loro evoluzione. In questo caso ricordatevi che i colori scuri sono sempre sinonimo di negatività a meno che non siano certi vini manderizzati apposta, ma ve ne accorgete subito. Come gli antociani e i tannini sono i responsabili per il colore rosso di un vino, cosଠi polifenoli lo sono per i vini bianchi. Un paglierino scarico ci dice che il vino è leggero, più avanti che il colore si fa più carico avremo maggiore grado alcolico e maggiore pienezza al palato. I vini che hanno riflessi verdolini ci dicono che le uve sono state raccolte non troppo mature quindi i vini saranno carichi di acidità
E ora studiamo le tonalità dei vini bianchi:
incolore è quasi simile all’acqua di solito è ottenuto con dosi massicce di anidride solforosa;
bianco carta, è un giallo molto scarico, quasi trasparente, lo troviamo negli spumanti secchi;
verdolino un bianco paglierino con riflessi verdognoli;
chiaro con riflessi verdi o gialli è un giallo paglierino con riflessi verdognoli;
giallo plumbeo un giallo tendente al grigio;
giallo paglierino più o meno carico ricorda la paglia come colore è la maggior parte dei vini bianchi;
giallo miele è un giallo dorato tendente al bruno;
giallo oro è un giallo intenso
giallo ambra il colore tipico dei vini passiti tipo il Moscato o quelli liquorosi come il Marsala;
giallo ambra tendente al bruno è il colore che indica alterazioni e gravi difetti.
E anche oggi possiamo concludere qui l’articolo, mi pare che tra i vini rossi e ora i vini bianchi, ne avete per fare prove. Per qualsiasi domanda contattateci come sempre via mail, il prima possibile vi risponderemo. Se invece volete un’intervista per far conoscere la vostra azienda ai godi lettori, prenotatevi!
Godi degustazione!