La forma della bottiglia di vino
Scopriamo la nomenclatura giusta della bottiglia di vino
Spesso si considera in modo superficiale la forma della bottiglia che stiamo acquistando, non ritenendola fondamentale. Ma un occhio attento avrà sicuramente notato che diversi tipi di vino vengono sempre imbottigliati nelle stesse bottiglia con forma dedicata.
La forma non sembra avere influenza sulla crescita e conservazione del vino, è più una questione legata a tradizioni e usanze. Per capire meglio le differenze di una e dell’altra, cerchiamo di distinguere le varie parti della bottiglia dal basso verso l’alto:
il fondo: può essere piatto o incavo;
il corpo: cilindrico o conico;
la spalla: unisce il corpo al collo;
il collo: cilindrico, conico, che termina con l’anello e l’imboccatura;
La Bordolese la classica bottiglia di vino
Dalla Francia la bottiglia per i vini rossi da invecchiamento
Dalla regione di bordeaux, in Francia, ha origini la Bordolese. àˆ una bottiglia dal vetro di colore marrone o verde scuro, utilizzata principalmente per vini rossi corposi da invecchiamento. La bottiglia è leggermente conica per 2/3 della sua altezza; ha fondo incavo e spalle pronunciate e arrotondate proprio per evitare che durante la mescita possano cadere eventuali sedimenti nel decanter, molto facile in vini dal lungo invecchiamento. Termina con un collo corto e dritto (8 centimetri) e la si usa anche per i vini bianchi e rosati ma il colore è giallo o completamente assente.
La renana per i vini bianchi e rosati
Dalla Germania una bottiglia dalle caratteristiche precise
Ha origine dalla valle del Reno da cui prende il nome. àˆ una bottiglia slanciata e alta, usata esclusivamente per i vini bianchi per il semplice motivo che la spalla stretta e il collo lungo si adatta a prodotti che non lasciano depositi. Il fondo quindi non necessita di particolari forme e il colore chiaro fa risparmiare sui coloranti per la bottiglia.
E siamo appena all’inizio la prossima volta vedremo altre bottiglie con forma diversa