Visto le molte domande che avete inviato nel format “contattaci caro lettore” abbiamo pensato di raccogliere in questo articolo le risposte della nostra collaboratrice, la Dottoressa Randazzo Margherita, biologa nutrizionista. Goditalia da oggi apre un nuovo servizio apposta per voi “Il pasto giusto con gusto“, per fare luce su tutti i dubbi alimentari e ricevere consigli concreti dalla nostra nutrizionista. Buona lettura!
Buongiorno dottoressa, grazie di essere qui con noi per rispondere alle domande dei nostri lettori. Da quanto tempo svolge la sua professione?
Buongiorno a tutti, grazie a voi di avermi invitata. Sono ben felice di poter dare il mio aiuto. Mi presento, mi chiamo Margherita Randazzo sono una biologa nutrizionista, ho conseguito il Dottorato di Ricerca e la specializzazione in Scienze in dell’Alimentazione. Da circa 13 anni mi occupo di nutrizione. Ho insegnato scienze di alimenti presso l’Istituto Alberghiero, e oggi gestisco il mio studio di nutrizione ad Asolo e collaboro con lo studio Odontoiatrico del dott. Gargano.

Partiamo subito con una domanda che ci hanno fatto in molti: che differenze ci sono tra nutrizionista dietista e coach alimentare?
Il nutrizionista è un biologo che può autonomamente elaborare diete, sia per soggetti sani al fine di migliorare il loro benessere, sia per coloro ai quali è stato diagnosticata una patologia. Per la collettività può fare educazione alimentare nelle scuole, può gestire tutto ciò che riguarda l’alimentazione a 360°, consigliare integratori alimentari qualora la dieta non sia sufficiente.
Il dietologo è un medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione. Può prescrivere farmaci, fare diagnosi e attribuire un’adeguata terapia.
Il dietista ha una laurea triennale, non può somministrare diete in modo autonomo e deve essere supportato da un medico.
Il coach alimentare è una figura che può essere fatta da un personal trainer. Può soltanto formulare consigli ma non può assolutamente prescrivere diete alimentari, in quanto non ha nessuna competenza e non ha conseguito nessun titolo di studio idoneo. Non è una figura riconosciuta e non è formato professionalmente.




Hai dubbi alimentari? Vuoi sapere quante calorie ha un determinato prodotto? Abbiamo un nuovo servizio per te
Cosa vuol dire mettersi a dieta? Ci sono percorsi veloci per perdere kg?
Mettersi a dieta vuol dire modificare il proprio stile di vita, (fumo, alcol e sedentarietà). La dieta quindi è un percorso a volte non semplice.
Le diete possono essere corrette o sbagliate a secondo dell’individuo e non esistono pillole magiche. I percorsi veloci funzionano nell’immediato, ma non sono duraturi. Importante in una dieta è il rapporto dei macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi). Se non bilanciato possiamo andare incontro a patologie quali ipercolesterolemia, diabete di tipo 2, problemi legati agli acidi urici, e così via. Inoltre è importante praticare con regolarità esercizio fisico, per mantenere attiva la massa muscolare e quindi il metabolismo.
È vero che sono più salutari i prodotti casalinghi che quelli industriali?
Attenzione a tutti quei prodotti casalinghi che spesso risultano più calorici e meno salubri di un prodotto industriale. La scelta dell’alimento deve essere consapevole. Due yogurt bianchi, per esempio, possono contenere diversa quantità di zuccheri semplici.
In una dieta posso integrare l’uso di sostanze alcoliche tipo birra e vino?
Attenzione alle sostanze alcoliche. Queste vanno usate sempre con molta moderazione. Ricordiamoci che l’alcol per essere metabolizzato segue un processo di detossificazione nel fegato. Le calorie contenute nell’alcool sono simili a quelle di grassi, 7 kcal per grammo. Durante il pasto seppur con moderazione, vino o birra possono essere assunti. Il vino rosso in particolare è ricco di resveratrolo, un ottimo antiossidante che ha un impatto positivo sul sistema cardiovascolare. La birra contiene una buona quantità di sali minerali e vitamine del gruppo B (B9, B12 acido folico). Ma attenzione ai superalcolici, che contengono elevate concentrazione di alcol.
È meglio lo zucchero o il miele?
Ricordiamoci che tutte le sostanze che contengono zuccheri semplici (glucosio e fruttosio), hanno un impatto negativo sulla nostra salute. Dovremmo assumerne al massimo il 10%. Utilizzare il miele come dolcificane è una scelta migliore del comune zucchero da tavola, facendo attenzione a non eccedere con la quantità.
Ringraziamo la Dott.ssa Randazzo Margherita per la sua disponibilità. Vi ricordiamo che per qualsiasi dubbio curiosità o quesito potete scrivere nel format dedicato “Il pasto giusto con gusto“. Le domande verranno raccolte dal nostro team e proposte alla dottoressa che vi risponderà in modo anonimo sul nostro blog. Iscrivetevi alla Godi-newsletter per ricevere tutte le novità e non perdervi i godi-regali
Iscriviti alla nostra Newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità e occasioni da non perdere. ISCRIVITI!
Ti sei iscritto vero? Fallo subito molti argomenti non li scriviamo nel blog ma solo a chi ci da fiducia e vuole entrare nella godi famiglia 🙂
Il tempo di un buon pasto e si riparte!