Il 30 agosto si sono aperte le porte alla fiera della città del tartufo, Sant’Agostino in provincia di Ferrara. La sagra proseguirà fino al 10 di settembre e novità delle novità , Goditalia sarà presente domenica 2 settembre dove ci sarà una video diretta con il presidente dell’evento, quindi domani collegatevi verso le 11.00 sul nostro canale di Facebook per porre tutte le domande che desiderate!
Visto l’evento ci è sembrato doveroso scrivere un articolo su questo misterioso fungo: il tartufo!
Buona lettura e come sempre… buona degustazione!
Cos’è il tartufo?
Il tartufo è un fungo che vive sotto terra e si sviluppa con una forma molto simile a una patata, tanto che fino a poco tempo fa si pensava fosse un tubero! Questi speciali e preziosi funghi vivono in simbiosi con altre piante, quindi se andate per boschi dovete stare attenti a pioppi, querce, carpini, tigli e sopratutto noccioli.
Come si trova il tartufo?
Per prima cosa per trovare il tartufo abbiamo tutto l’anno di tempo, per fortuna. Perciò armiamoci di pazienza e di un buon cane da tartufo (qui potrete vedere delle razze) e iniziamo le nostre belle passeggiate per i boschi.
Sia che sia inverno o che sia estate la ricerca, nelle prime ore più calde del mattino è l’ideale; il terreno scaldandosi favorisce la fuoriuscita del profumo del nobile fungo, dando la possibilità al segugio di confermare al suo compagno bipede che …
il cane è il migliore amico dell’uomo!
Com’è al tatto il tartufo?
Dopo aver dato il bocconcino di ringraziamento al nostro amico peloso, abbiamo il nostro bel tartufo in mano. Toccandolo si deve sentire l’umidità del terreno e la sua consistenza.
Non deve assolutamente essere gommoso ma sodo e compatto. Per il tartufo bianco che vedremo alla fiera la superficie si presenterà liscia e compatta; ben diverso del suo fratello nero la cui superficie sarà rugosa. Vi ricordo che in fiera nel momento dell’acquisto il tartufo deve presentarsi pulito dalla terra e ben spazzolato cosଠnon si possono mascherare gli eventuali difetti!
Il profumo del tartufo
Profumo o odore? Qui si crea uno spacco tra gli amanti del nobile fungo e coloro che purtroppo lo trovano sgradevole. Per noi di Goditalia il profumo è inconfondibile si deve sentire note di terra e fungo scuro e quel pizzico di idrocarburo che solletica le narici. Attenti che se doveste sentire odore di ammoniaca vuol dire che nel fungo sta iniziando una fase di deperimento, quindi evitate l’acquisto.
E ora che ho il tartufo bianco?
Allora dopo averlo spazzolato dalla terra se l’avete raccolto o dopo averlo acquistato, il tartufo viene conservato avvolto in un panno di cotone asciutto e ben pulito in frigorifero al massimo per una settimana. Una bella tradizione che abbiamo avuto il piacere di scoprire, è l’inserimento del tartufo in un barattolo di riso dove il suo profumo impregna i chicchi che potranno poi essere utilizzati per un ottimo risotto.
Se consumato fresco, il tartufo regala dei sapori e profumi intensi che si liberano grazie al caldo delle leccornie. Visto che stiamo parlando di tartufo bianco il miglior abbinamento è nei grassi del burro e delle uova; il tartufo nero invece è ottimo per salse e arrosti.
E con questo ci pare di aver detto quel che serve per una minima preparazione della fiera del tartufo bianco. Mi raccomando non perdetevi questo appuntamento e sopratutto seguiteci il 2 settembre alle ore 11.00 sul nostro canale di Facebook dove saremo in video diretta!
Godi degustazione!