COM’àˆ IL FAGIOLO SOLFINO
Piccolo, rigonfio, giallo pallido, in passato era diffuso in alcune aree dell’Italia centrale, ma negli ultimi decenni ha rischiato di scomparire per sempre. Oggi lo ritroviamo nel territorio Serra de’Conti dove si è ripresa la coltivazione di questo prodotto marchigiano, messo a repentaglio dai metodi di produzione di tipo industriale.
Il Fagiolo Solfino si semina in aprile e si raccoglie a fine luglio, la sua coltivazione è difficoltosa, la produzione molto bassa; ha bisogno di cure pazienti ed è a rischio ogni anno perchà© la produzione è fortemente legata all’andamento climatico; molte operazioni devono essere effettuate manualmente.
Proprio per questo motivo ti chiediamo di aiutare le piccole realtà che coltivano e salvaguardano questo prodotto autoctono creando un tuo gruppo di acquisto cosଠda poter fare un ordine che permetta alle virtuose aziende di poter sopravvivere!
LE SUE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Possiede qualità organolettiche del tutto particolari: buccia finissima, consistenza cremosa, sapore delicato. Tenere i fagioli in ammollo per una notte. Per assaporare tutte le sue qualità si consiglia di gustarlo appena lessato, ancora caldo, con un filo di buon olio di oliva e un pizzico di sale.
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